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Prodotti e tecnologia

Le novità sulla corsa

Freccia in giù
Freccia in giù

Il nostro settore è ricco di progressi scientifici che aiutano i runner ad andare più veloci e più lontano con meno infortuni. Eccone tre interessanti da osservare. 

Radicati nella scienza dei runner

Non è un segreto che siamo degli orgogliosi nerd della corsa. Il corpo in movimento ci appassiona e i nostri ricercatori, leader a livello mondiale, studiano la scienza della corsa per permetterti di correre senza doverti preoccupare di biomeccanica. 

Noi di Brooks offriamo le ultime novità in fatto di prodotti da corsa, allenamenti e ricerche per farti correre sempre al meglio delle tue possibilità. Dalla nostra tecnologia GuideRails, che aiuta i runner ad assecondare il loro movimento naturale, alle scarpe innovative nate nel nostro laboratorio di ricerca, i nostri prodotti da corsa sono progettati da scienziati biomeccanici che collaborano fianco a fianco con i runner. Ne ascoltano i bisogni, le esigenze e i feedback per sviluppare alcuni tra i migliori prodotti al mondo dedicati alla corsa. 

Vogliamo imparare quanto più possibile sulla corsa. Per placare la nostra sete di conoscenza, abbiamo deciso di mettere il naso al di fuori dei nostri laboratori per capire meglio quali saranno i prossimi sviluppi del nostro settore. 

Ecco tre affascinanti aree di ricerca che vale la pena conoscere meglio:

  1. Raffrescamento ottimale o acclimatazione alla temperatura
  2. Intelligenza artificiale e forma di corsa
  3. Scarpe che prevengono gli infortuni prima che si verifichino

Raffrescamento ottimale

Le Olimpiadi di Tokyo del 2020 sono state le più calde mai disputate. La temperatura ha raggiunto i 34,7 °C, la più alta mai registrata nel corso dei Giochi. Attenzione al gioco di parole: la ricerca sul surriscaldamento è un tema “caldo”. Il caldo può alterare drasticamente le prestazioni degli atleti, sia a livello amatoriale che agonistico. 

Come fanno i runner che partecipano alle Olimpiadi a gestire un tale livello di calore? I ricercatori hanno innanzitutto valutato se sia più utile rinfrescare gli atleti prima o durante la gara. Uno studio del 2006 pubblicato dall’Istituto di ricerca per le Scienze dello sport e dell’attività fisica (Research Institute for Sports and Exercise Sciences) afferma che “gli ausili ergogenici farmacologici sono sconsigliati a causa dei probabili effetti collaterali sulla funzione cerebrale, mentre le misure comportamentali, tra cui il preraffreddamento del corpo, forniscono un supporto pratico”. Lo studio sostiene che l’ingestione di un aiuto farmacologico non favorisce le prestazioni dell’atleta quanto il preraffreddamento. I ricercatori hanno scoperto che il raffreddamento durante la gara non protegge gli atleti dagli effetti dannosi del calore.

Gli atleti olimpici neozelandesi hanno dimostrato la validità di questa teoria durante i Giochi di Tokyo del 2020. Hanno utilizzato regolarmente una camera riscaldata prima dell’attività fisica. Ciò ha aiutato gli atleti a prepararsi meglio e ad acclimatarsi alle condizioni di caldo e umidità.

Un altro studio ha esaminato gli effetti rinfrescanti dell’impiego di mentolo prima dell’esercizio fisico. Nel marzo 2022 The International Environmental Journal of Public Health ha evidenziato che gli atleti hanno sperimentato una “maggiore potenza relativa per periodi più lunghi con l’integrazione di collutorio al mentolo, rispetto all’acqua fredda o al placebo. L’utilizzo del mentolo (0,1%) come colluttorio ha evidenziato piccoli benefici in termini di prestazioni durante un esercizio di breve durata e ad alta intensità in condizioni di caldo”. Inoltre, uno studio pubblicato dal “Journal of Sports Science Medicine” ha concluso che l’ingestione di ghiaccio “può aver attenuato l’effetto del calore e di conseguenza migliorato la memoria di lavoro durante l’esercizio fisico in condizioni di caldo”.

Senti troppo caldo quando corri? Prova a vedere se una caramella alla menta o un po’ di ghiaccio prima di correre ti aiutano a darti una sensazione di freschezza. 

Intelligenza artificiale e forma di corsa

Un giorno i robot che ci domineranno potrebbero decidere di averne abbastanza di noi, ma per ora l’intelligenza artificiale sta facendo grandi cose per l’umanità. Dalla riduzione del traffico di esseri umani alla lotta contro l’ipersfruttamento della pesca, l’intelligenza artificiale sta lasciando il segno nel mondo reale in modi affascinanti. 

Durante le Olimpiadi estive di Tokyo 2021, Intel ha lanciato la tecnologia di monitoraggio degli atleti in 3D utilizzando video standard. Questa tecnologia individua 22 punti del corpo per creare uno scheletro digitale. Grazie ad essa, è possibile tracciare i dati relativi a velocità, angoli del corpo, accelerazione, lunghezza della falcata e altro ancora.

Questo progresso dell’intelligenza artificiale aiuterà i runner professionisti ad allenarsi meglio e in modo più intelligente. Inoltre, questa tecnologia potrebbe essere applicata anche all’analisi dell’andatura presso i punti vendita e ai tapis roulant di casa

Scarpe che prevengono gli infortuni prima che accadano

Le scarpe da corsa hanno fatto molta strada nel corso degli anni. Quando la corsa iniziò a diventare più popolare, verso la metà e la fine del XIX secolo, le scarpe venivano realizzate in pelle rigida con fondo piatto. I chiodi vennero introdotti per rendere i runner più veloci e migliorarne la capacità di affrontare diverse tipologie di terreno. 

Alla fine i medici iniziarono a prestare maggiore attenzione alla salute del piede. Prima della metà del XX secolo, i medici di solito curavano i problemi del piede senza capirne le cause.

Questa nuova comprensione della biomeccanica conduce progettisti e tecnici calzaturieri ad analizzare come una scarpa possa supportare al meglio la funzione del piede. La corsa può richiedere al corpo un tributo da pagare. Per ridurne l’impatto, nel 1979 Marion “Frank” Rudy brevettò delle minuscole membrane ripiene di gas da inserire nelle suole delle scarpe da corsa. Si trattava del primo esempio di assorbimento degli urti nelle moderne scarpe da corsa. La tecnologia trovò ampia applicazione. Negli anni 2000, i runner cercavano caratteristiche di assorbimento degli urti, fornite da una schiuma leggera inserita nella parte centrale della scarpa o nel tallone, a seconda del produttore. 

Gran parte dell’innovazione nelle scarpe da corsa avviene a livello dell’intersuola. In Brooks lo si può vedere nei progressi della tecnologia DNA LOFT, la nostra ammortizzazione dell’intersuola più morbida. C’è un motivo per cui i runner adorano le scarpe ultra ammortizzate: proteggono i piedi, le gambe e il corpo dalle impietose strade di cemento e dai marciapiedi su cui la maggior parte di noi corre. 

La sensazione di super morbidezza è legata alle proporzioni specifiche di schiuma, gomma e aria. La schiuma EVA è un materiale comune utilizzato nell’ammortizzazione delle scarpe da corsa che offre morbidezza con un peso relativamente basso. Mescolare la schiuma con aria extra assicura che l’ammortizzazione rimanga leggera, mentre la gomma garantisce resistenza. Il risultato? Un’ammortizzazione che assorbe gli urti e offre il massimo comfort, chilometro dopo chilometro. I fastidiosi sassolini e le crepe sul manto stradale non hanno alcuna chance di fronte a una buona ammortizzazione. DNA LOFT aiuta a proteggere i piedi assorbendo anche i più piccoli cambiamenti nella struttura della superficie su cui si corre. Come saranno le scarpe da corsa nel futuro prossimo e remoto? Non possiamo dirlo con esattezza, ma il prossimo passo (buona questa!) nell’innovazione delle scarpe da corsa seguirà probabilmente l’attuale percorso evolutivo. Nel corso del tempo, abbiamo visto che le calzature da running si sono evolute di pari passo con la nostra migliore comprensione della salute del piede. Le innovazioni future delle scarpe da corsa dovrebbero continuare a muoversi intorno alla prevenzione degli infortuni, assecondando il movimento naturale del corpo. 

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Scritto da
Brooks Staff

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