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Le mode vanno e vengono, ma l’innovazione fa sempre tendenza

Pantofole da bagno

1914
Pantofole da bagno e scarpette da danza

Brooks muove i suoi primi passi in una piccola fabbrica di Philadelphia che produce scarpe da danza e pantofole da bagno. Non possiamo certo dire di aver rivoluzionato il settore delle calzature per la danza o per il bagno, ma siamo ancora convinti che ogni attività debba avere la sua scarpa specifica.

1921
Scarpe da baseball

Ci dedichiamo agli sport più popolari con il lancio della nostra prima scarpa da baseball, che viene in seguito indossata da squadre iridate e atleti di fama come Mickey Mantle. Uno dei nostri settori è stato quindi lo sport più amato dagli americani.

Scarpe da baseball
Pattini a rotelle

1929
Pattini a rotelle

Hai presente il piccolo paracolpi collocato sulla punta dei pattini a rotelle che ti ha evitato tante volte (anche se non sempre) di finire contro le macchine parcheggiate? Lo costruivamo noi.

1930
Scarpe da calcio

Brooks lancia una delle sue prime innovazioni destinate ad atleti competitivi: il supporto per arco plantare Natural Bend. Ben presto, questa innovazione conquista i calciatori. Un’altra novità brevettata, il Lock Tight, serve a evitare che le scarpe possano sfilarsi durante il gioco, riducendo così il rischio di infortuni.

Scarpe da calcio

1938
Scarpe per bambini

Molti sono sorpresi di sapere che non produciamo più scarpe per i più piccoli. A un certo punto della nostra storia, abbiamo lanciato una linea chiamata “Pedicraft” elaborata scientificamente per il piede dei bambini. Ma poi queste scarpe sono diventate un po’ piccole per noi, come per i bambini che le hanno indossate all’epoca.

Scarpe da softball

1940
Scarpe da softball

Brooks realizza delle scarpe con tacchetti in gomma più morbidi per il softball. Questi modelli diventano estremamente popolari, insieme a una linea completa e sempre più ricca di altri prodotti come, pattini da ghiaccio, scarpe da palestra, bowling, basket, baseball, calcio, boxe e wrestling.

1962
Un momento con Mickey

Ben prima che Brooks diventasse il marchio sportivo che è ora, l’allora CEO Jerry Turner andò nello spogliatoio degli Yankees con una scatola di scarpe chiodate Brooks sotto entrambe le braccia. Chiese a Roger Maris e a Mickey Mantle di provarle. Maris declinò la proposta, mentre Mantle accettò e le scarpe gli piacquero tanto che acquistò entrambe le paia pagandole 44 dollari.

Yankees
Frank Shorter

1972
La svolta di Monaco

Possiamo dire che Brooks inizia a dedicarsi sul serio alle scarpe da corsa nel 1972, quando Frank Shorter, fresco di laurea a Yale, vince la maratona olimpica. Il running cattura ben presto l’attenzione del grande pubblico. Anziché produrre qualsiasi tipo di scarpa, da quelle da atletica a quelle da lotta, pur di restare nel mercato, Brooks decide di orientarsi su un target più ristretto.

1974
Villanova

Brooks inizia a impegnarsi nell’innovazione basata sul feedback dei runner e sviluppa il modello Villanova, progettato secondo le indicazioni dell’olimpionico del mezzofondo Marty Liquori. La scarpa colloca di diritto Brooks tra i grandi marchi del running dell’epoca.

Il modello Villanova
Il modello Vantage

1977
Vantage

La prima scarpa Brooks a classificarsi al primo posto su Runner's World. Oltre a utilizzare per la prima volta in assoluto la tecnologia EVA (che sostituisce la gomma a bassa reattività nell’intersuola), Vantage presenta una soletta rimovibile che si adatta al piede del runner e il Varus Wedge. Anche il presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter ne ordina un paio.

1980
Hugger GT

Hugger GT rappresenta un passo in avanti deciso in fatto di scarpe da corsa. Questo modello innovativo è il primo a presentare una tomaia GORE-TEX traspirante. Oltre a questo, una fascetta laterale avvolge il tallone per offrire “una struttura biomeccanicamente più efficiente (e meno soggetta a infortuni)”.

Pubblicazioni su Hugger GT

1981
Varus Wedge

Incoronata come la migliore scarpa da corsa del mondo da Running Times, Nighthawk di Brooks presenta il Varus Wedge, che risolve un enorme problema per i runner con eccessiva pronazione.

Il modello con Rollbar diagonale

1982
Rollbar diagonale

Chariot è dotata di due schiume a diversa densità a sostituzione di Varus Wedge: una schiuma più densa all’interno della scarpa per evitare rotazioni interne, e una schiuma in EVA più morbida all’esterno per evitare un’inclinazione eccessiva della scarpa in camminata. Brooks battezza questa innovazione “Rollbar diagonale”. Chariot presenta anche un rinforzo del tallone estremamente robusto, che avvolge il tallone e si estende fino al cuscinetto del metatarso. La terza novità introdotta, una suola esterna a doppia densità, è composta da gomma dura sui bordi per dare stabilità e gomma più morbida al centro per assorbire l’impatto.

1987
Kinetic Wedge

Brooks lancia una nuova tecnologia di ammortizzazione progettata per stabilizzare l’avampiede: un materiale morbido e flessibile collocato in corrispondenza del metatarso. Kinetic Wedge consente al piede di formare un arco più naturale, riducendo le lesioni da sovraccarico. Si tratta della prima di numerose innovazioni che faranno della linea Brooks for Women le prime scarpe progettate per adattarsi all’anatomia del piede femminile.

Pubblicazioni su Kinetic Wedge
Tecnologia HydroFlow

1989
HydroFlow

Comportandosi come un ammortizzatore idraulico, HydroFlow risponde in modo specifico al peso e alla falcata del singolo runner. HydroFlow è un sistema a due camere che sposta il fluido siliconico da una camera posteriore a una camera anteriore della scarpa a ogni impatto del tallone e poi torna indietro quando il tallone si solleva. Nel 1991, HydroFlow ottiene il Seal of Acceptance (un riconoscimento di consenso) dell’American Podiatric Medical Association. Più tardi, HydroFlow viene migliorato con l’introduzione di un composto a base di olio siliconico che assorbe l’impatto muovendosi dal centro ai bordi del cuscinetto.

1992
Beast

La successiva scarpa Brooks perfeziona il controllo del movimento con la messa a punto del Rollbar diagonale. I medici consigliano il modello Beast ai runner soggetti a periostiti e altri problemi. Beast e Addiction (la “baby Beast”) sono destinate a essere tra le scarpe più popolari di Brooks.

Il modello Beast

1995
Tecnologia Podular

Brooks elabora una nuova tecnologia ottenendo la suola più flessibile di sempre. La tecnologia Podular sostituisce gli intagli lineari con pod sul battistrada, permettendo alla scarpa di flettersi in ogni direzione. Un’innovazione talmente diffusa oggi, che sembra strano pensare a quanto sia stata rivoluzionaria.

Il modello Adrenaline GTS 1

1999
Adrenaline GTS 1

Arriva sul mercato uno dei modelli più venduti di tutti i tempi di Brooks, che segna l’esordio del marchio nella categoria sempre più popolare delle scarpe stabili. Adrenaline GTS (letteralmente Go-To Shoe) viene sviluppata sulla base dei feedback dei rivenditori specializzati in running, che cercavano un modello che offrisse supporto ma fosse più flessibile e reattivo di Addiction. Adrenaline, tra le altre innovazioni, aggiunge flessibilità all’avampiede, offre transizioni appoggio-stacco più fluide e scanalature di flessione in grado di garantire supporto e trazione nelle giuste dosi.

1999
Substance 257

Brooks presenta una nuova ammortizzazione. Substance 257 era composta dal 25% di gomma e dal 75% di EVA (etilene vinil acetato). Questo composto rende più resistente e al tempo stesso più morbida l’intersuola.

2001
Ci concentriamo sul running

Concentrati su ciò che sai fare meglio, e i risultati saranno ancora migliori. Brooks inaugura il nuovo millennio focalizzandosi su un unico settore: il running. Per quanto orgogliosi della nostra storia e grati a tutti coloro che hanno scelto Brooks nel corso degli anni, era il momento di inseguire un unico obiettivo.

Impegno totale
Il modello Adrenaline GTS 4

2002
Adrenaline GTS 4

Un aggiornamento finale perfeziona la calzata, il bilanciamento e le caratteristiche in appoggio di Adrenaline GTS. Viene introdotto il Rollbar progressivo diagonale, sfruttando una schiuma a tripla densità sagomata in modo tale da ridurre la pronazione dall’esterno, ma anche per guidare gradualmente il piede verso avanti dalla fase di appoggio a quella di stacco. Queste innovazioni valgono ad Adrenaline GTS 4 il premio “Best Update” di Runner's World e il primo posto come “Best Renovation” per Running Network. Il modello diventa anche il più venduto di Brooks.

2006
MoGo

Tra le schiume in EVA utilizzate per l’intersuola, fa il suo esordio un polimero di nuova concezione che segna una svolta nel settore. MoGo offre ai runner più ammortizzazione, più rimbalzo, più resistenza e un maggiore ritorno di energia. Gli sprechi in fase di produzione vengono ridotti della metà grazie a un processo di pre-sagomatura a compressione più efficiente e sostenibile.

MoGo
BioMoGo

2007
BioMogo

Brooks migliora ulteriormente la rivoluzionaria intersuola MoGo realizzandola con un materiale completamente biodegradabile. I test dimostrano che BioMoGo si decompone 50 volte più velocemente dell’EVA, riducendo potenzialmente gli sprechi destinati alle discariche di oltre 13.000 tonnellate in un arco temporale di 20 anni. A quel punto, Brooks fa qualcosa di impensabile: mette a disposizione dei concorrenti la formula di BioMoGo, nella convinzione che ogni scoperta che fa del bene al pianeta appartenga a tutti.

2010
Green Silence

Brooks ridefinisce il processo di produzione della scarpa da running con questo modello piatto decisamente sostenibile. Realizzato per il 75% con materiali di scarto riciclati, richiede una quantità di energia di produzione notevolmente inferiore. La suola interna è completamente biodegradabile e ogni singolo componente contiene un elemento sostenibile. Per realizzarla, viene selezionato un assortimento di oggetti usati che sarebbero altrimenti finiti in discarica, inclusi CD e divani rotti.

Green Silence
La linea PureProject

2011
PureProject

Anche se non siamo mai stati grandi fan della filosofia minimalista del “meno è meglio” che ha caratterizzato l’epoca del boom per il running, PureProject è stato effettivamente un modello di peso e volume ridotti, ma ben studiato dal punto di vista biomeccanico. Runner's World commenta nella sua recensione del modello PureConnect: “trova un equilibrio tra il minimalismo ispirato alla corsa a piedi nudi e l’indispensabile ammortizzazione… la calzata è leggera, appena percettibile, eppure abbastanza consistente da sostenere anche le corse più lunghe”.

2013
Transcend

Invece di cercare di “correggere” il modo di correre specifico di ciascun runner, Brooks si affida alle nuove scoperte della biomeccanica, secondo cui il “modo più corretto” per correre è individuale e diverso da atleta ad atleta. Transcend è la prima scarpa a introdurre la tecnologia GuideRails.

Il modello Transcend
DNA AMP

2017
DNA AMP

Brooks lancia la sua intersuola più reattiva di sempre, dotata di una tecnologia in grado di restituire più energia di ogni altra scarpa in quel momento sul mercato. DNA AMP assorbe l’impatto di appoggio e lo restituisce verso l’alto, trasformando l’energia spesa dal runner in una maggiore durata e velocità di corsa.

2018
DNA LOFT

L’intersuola più morbida mai realizzata da Brooks arriva sul mercato. In un perfetto equilibrio di schiuma, aria e gomma che disperdono l’impatto con il suolo, ai runner viene offerto un appoggio confortevole e morbido senza compromessi sulla reattività e la resistenza.

DNA LOFT
GuideRails 2.0

2018
GuideRails 2.0

Brooks adotta un approccio completamente nuovo alle tecnologie del supporto, orientato alle caratteristiche individuali del runner. I GuideRails sono piastre specifiche che permettono alle articolazioni coinvolte nella corsa di muoversi seguendo la propria traiettoria abituale di movimento, limitandolo solo nel caso in cui il movimento diventi eccessivo. Questo approccio olistico al concetto di supporto rispetta il rapporto naturale che intercorre tra i piedi e le articolazioni, con la consapevolezza che nessuna scarpa possa sostituirsi al corpo umano.

2020
I reggiseni da running

Brooks introduce un’innovazione a lungo attesa: un reggiseno progettato in modo specifico per rispondere alle specifiche sollecitazioni della corsa. I nostri prototipi nascono in collaborazione con l’Università di Portsmouth, leader negli studi di biomeccanica del movimento del seno. Oltre a questo, abbiamo anche raccolto le esperienze delle runner con reggiseni tradizionali. Sulla base di tutte queste informazioni, abbiamo progettato due tipi di reggiseno: la collezione Drive, che offre compressione e un sostegno flessibile, e la collezione Dare, contraddistinta da coppe preformate integrate che evitano i movimenti del seno.

Donne che corrono

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